La Mappa del Tenero è una rappresentazione in forma cartografica del mio universo interiore, della mia psiche, della mia vita. Come tutte le Cartes du Tendre è un’autobiografia in forma di mappa.
La parte del futuro è bianca e non può che essere incompiuta perché il mio futuro è l’incompiuto. Il tema della parte nera è il mio passato – presente. Il libro come la geologia funziona per strati e richiama fortemente l’idea del tempo: nel libro il futuro è rappresentato dalla pagina che non hai ancora letto. Virtualmente è una pagina bianca.
Nella mia “Mappa del Tenero” il futuro è l’impronta di gesso del mio piede sinistro. Nel destro, intinto nella vernice nera, c’è scritto invece il mio passato; lì tutto è consumato, pieno di vicende. Il futuro non può essere mai compiuto perché quando si compie diventa presente e poi passato. Questa parte dell’opera resterà necessariamente un incompiuto altrimenti verrebbe meno il senso stesso della sua creazione.