Quest’opera interroga la persistenza della memoria in assenza del supporto delle immagini fotografiche. Nel 2018 è terminata una relazione sentimentale con una persona a cui ero profondamente legata anche dall’accumulo di immagini e di immaginario che avevamo creato insieme.
Inconsapevolmente, quando ho iniziato ad avere il sentore che qualcosa stava turbando il nostro rapporto ho iniziato a non sviluppare più i rullini con le immagini che scattavo alle nostre presenze, mancanze, attese.
Alcune delle immagini nei rullini le ricordo: ricordo il momento o i luoghi in cui le ho scattate. A volte ci sono appuntate delle date, es. aprile 2017: eravamo in Germania, una tarda primavera, la luce diventa meno bluastra, il giardino riappare davanti la finestra di casa. In un altro rullino giugno 2018, so che eravamo in Italia, le rocce nere della scogliera, sorrisi lontani, aria intrisa di salsedine e addii.
Sarà un’opera che lascerò incompiuta e per adesso si presenta così: un’installazione con i rullini che conserveranno per sempre le loro immagini latenti, possibili solo nella mia memoria accompagnati da un’immagine.
Ho stampato ed esposto al sole la prima foto che ha marcato l’inizio della relazione con il mio ex compagno: rimarrà esposta per il numero di giorni che è durata la nostra relazione. Il tempo influenzerà l’immagine e metaforicamente il ricordo di una relazione incompiuta.
Il titolo che ho dato è: Dankeshon Fur das Frühstück”, vuol dire “Grazie per la colazione”, ed è la prima cosa che ho imparato in tedesco e l’inizio di qualcosa che non si è compiuto.